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Prime simulazioni di traffico nel digital twin del’area dell’Interporto di Bologna

Procedono le attività di ricerca tecnologica del progetto InTerLab della Città Metropolitana di Bologna per l’analisi e l’ottimizzazione degli spostamenti e della logistica nell’area dell’Interporto di Bologna.

Il partner tecnologico MISTER, dopo aver sviluppato il “digital twin” dell’intera area interportuale, sia nella sua configurazione attuale, che nella sua configurazione futura con l’apertura del nuovo ingresso nord, ha iniziato ad effettuare le prime simulazioni di traffico tramite il software SUMO – Simulation of Urban Mobility.

Cos’è SUMO e come funziona

SUMO è un software open source di microsimulazioni di traffico basato su algoritmi di intelligenza artificiale, che consente di simulare come una data richiesta di traffico di veicoli si muove in una rete stradale.

SUMO permette di affrontare molti aspetti della gestione del traffico, tenendo conto, ad esempio, dei limiti di velocità, delle precedenze e della segnaletica che regolamenta la circolazione.

Le simulazioni sono puramente microscopiche e quindi ogni veicolo è modellato esplicitamente, ha la sua rotta e si muove individualmente nella rete.

Nelle simulazioni è possibile introdurre elementi di casualità: ad esempio, è possibile impostare le varie propensioni dei conducenti al rischio nei sorpassi o nelle immissioni stradali, o nel mantenere le distanze dai veicoli che precedono.

Infine, durante le simulazioni sono calcolati i valori di diversi parametri che caratterizzano i vari tratti stradali nello scenario di traffico: tempi di attesa dei veicoli, emissioni di inquinanti, rumore ecc. Tali informazioni possono essere presentate dal software anche in un utile formato grafico.

I digital twin dell’Interporto di Bologna

I digital twin dell’area dell’Interporto di oggi e di domani sono, dunque, stati popolati con veicoli (auto e camion).

Flussi di traffico, orari, origini e destinazioni dei veicoli sono stati impostati secondo dati reali provenienti da diverse fonti:

Le rotte dei veicoli sono state valutate anche aiutandosi con Google Maps e validate assieme ai partner di progetto Interporto e Due Torri.

Gli scenari simulati hanno riguardato una specifica fascia oraria, quella dalle 16 alle 20, critica per il traffico di Interporto che vede la fine del turno e l’uscita della maggior parte del personale operante all’interno dell’area nonché il rientro della gran parte dei camion per le operazioni di carico e scarico delle merci.

Cosa evidenziano le prime simulazioni effettuate?

Le prime simulazioni hanno fornito interessanti indicazioni.

Innanzitutto, hanno sottolineato le evidenti criticità del traffico legate agli spostamenti di merci e persone sia all’uscita dell’interporto ma soprattutto a ridosso della Trasversale di Pianura. Ma le simulazioni hanno anche mostrato in che grado queste criticità possano attenuarsi con l’apertura del nuovo ingresso nord di Interporto. Ciò è mostrato nella seguente figura con la riduzione del numero di veicoli che transitano nei vari tratti stradali.

In particolare, le simulazioni indicano anche che l’apertura del nuovo ingresso porterà un aumento delle velocità medie di percorrenza dei tratti stradali su quasi tutta l’area dell’Interporto, segno di maggior fluidità del traffico, di minori tempi di attesa e di conseguente riduzione dei tempi di percorrenza. Ciò è evidente nella seguente figura.

Le informazioni raccolte con le simulazioni serviranno a determinare degli indicatori di rischio (KPI) in relazione alla sicurezza dei lavoratori di Interporto (stanchezza, esposizione ad inquinanti ecc.) che potranno essere utilizzati per confrontare diversi scenari.

L’utilizzo dello strumento tecnologico delle microsimulazioni di traffico servirà a supportare le proposte di soluzioni per la riduzione del traffico e, di conseguenza, le emissioni inquinanti dei veicoli, e per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori delle aziende che operano all’interno dell’area.

L’analisi va perciò pienamente incontro ai principi della nuova “Carta metropolitana per la logistica etica” in cui il fattore del benessere dei lavoratori del settore logistico, inteso nel suo senso più generale, è centrale.

 Quali sono i prossimi passi?

I prossimi step delle attività tecnologiche del progetto InTerLab sono l’estrazione del maggior numero di informazioni quantitative dalle simulazioni e l’individuazione e la quantificazione degli indicatori più significativi nel descrivere il rischio dei lavoratori, e l’esecuzione di specifiche simulazioni mirate ad esaminare, nei due digital twin, differenti schedulazioni della flotta del partner Due Torri e studiarne gli effetti sui KPI.